Meno foglie e più frutti!

La sfemminellatura del pomodoro è una vera e propria potatura da fare man mano che la pianta cresce.

Ma in cosa consiste e perché bisogna farla?

La pianta del pomodoro, oltre a foglie e frutti, produce anche numerosi germogli improduttivi che “succhiano” energia alla pianta.


Questi germogli ascellari, che in orticoltura si chiamano “femminelle“, si trovano tra il fusto e il ramo che porta fiori e frutti e al fine di privilegiare i rami che portano il fiore (e quindi il frutto) devono essere
eliminati tramite una semplice operazione che prendere il nome di “sfemminellatura”-. Togliendo questi germogli ascellari la pianta può concentrare le sue energie sulle parti utili, a vantaggio della sua produttività.

Non bisogna però aspettare che questi rametti ascellari si sviluppino troppo, visto che più si crescono e più forze rubano alla pianta!


Se i germogli sono ancora molto giovani e freschi, si possono semplicemente asportare con la mano. Se invece i germogli si sono già irrobustiti, è meglio usare un coltello affilato.

La sfemminellatura del pomodoro, oltre a privilegiare la crescita e la produzione del fusto principale, ha anche lo scopo di arieggiare la pianta e favorire la penetrazione della luce per la maturazione dei frutti.


Tipicamente la sfemminellatura si inizia a farla a maggio, ma ovviamente dipende dal momento di semina e dal clima della zona in cui si trova il vostro orto.