In un contesto globale sempre più attento alla riduzione dell’uso di prodotti chimici e di sintesi per tutelare l’ecosistema, la bioprotezione si afferma come una soluzione efficace e innovativa per un giardinaggio moderno e sostenibile.
Si tratta di un approccio agronomico naturale che impiega microrganismi benefici (e non solo) per contrastare lo sviluppo di altri microrganismi considerati dannosi per le piante. In pratica, la bioprotezione favorisce l’occupazione di una specifica nicchia ecologica da parte di organismi utili, limitando così lo spazio disponibile per l’insediamento di patogeni.
Oppure, in caso di impiego di prodotti naturali “non vivi” come citato poco fa (es: estratto di ortica, bicarbonato di sodio, propolis, olio di lino, olio di girasole), si favoriscono le difese delle piante, migliorando la loro resistenza agli stress biotici e abiotici*.

I vantaggi della bioprotezione

I benefici di questa pratica sono molteplici:

  • Sostenibilità ambientale: riducendo l’impiego di fitofarmaci, si abbassa il rischio di contaminazioni ambientali;
  • Sicurezza per l’uomo e gli animali: i prodotti naturali utilizzati non sono tossici per l’uomo, gli animali e gli insetti utili;
  • Tutela della biodiversità: si promuove l’equilibrio ecologico, favorendo microrganismi e insetti benefici;
  • Maggiore resistenza delle piante: le colture risultano più sane e meno vulnerabili agli attacchi di agenti patogeni.

Un approccio versatile per molteplici applicazioni

La bioprotezione è una strategia adattabile a numerosi contesti agronomici: dai frutteti ai vigneti, fino ai tappeti erbosi e alla cura di piante ornamentali e orticole.
Nel caso specifico dei tappeti erbosi, ad esempio, l’uso combinato di diversi prodotti bioprotettivi stimolano la produzione di prati fitti e dal colore verde brillante. Se applicati nel periodo e nella stagione più adatti, questi prodotti contribuiscono a:

  • Ripristinare la biofertilità del suolo
  • Stimolare lo sviluppo dell’apparato radicale
  • Proteggere le piante da fitopatologie fogliari e radicali

Tra i prodotti di bioprotezione rientrano anche i riattivatori metabolici e i correttori dell’idrorepellenza del suolo. Questi ultimi aumentano l’efficienza e la disponibilità dell’acqua nel suolo, permettendo lo sviluppo di tappeti erbosi sani, con radici profonde e robuste, contribuendo così anche a un significativo risparmio idrico ed energetico.

Una migliore infiltrazione dell’acqua implica:

  • Maggiore presenza della soluzione nutritiva intorno alle radici
  • Riduzione delle aree secche
  • Incremento dell’efficienza irrigua
  • Maggiore vigore e uniformità del manto erboso

Conclusioni

La conoscenza delle pratiche agronomiche, dei microrganismi benefici, delle colture e dei possibili stress biotici e abiotici è fondamentale per ottenere risultati eccellenti in campo. L’integrazione di un approccio pratico basato sulla bioprotezione, poi, consente di operare in modo efficace e sostenibile in linea con i principi dell’agricoltura biologica, massimizzando le rese senza compromettere l’ambiente e la salute umana.

* Gli stress biotici sono causati da organismi viventi come parassiti, funghi e malattie batteriche o virali, mentre gli stress abiotici sono dovuti a fattori ambientali come temperature estreme, siccità o carenze nutrizionali.